
No al ddl sicurezza, chi protesta non è un criminale!
22 voti favorevoli: Reggio Emilia dice NO alla legge del Governo Meloni!
Con 22 voti favorevoli (Coalizione Civica, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Massari Sindaco, Europa Verde–Possibile) e 8 contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Tarquini, Lega Salvini Premier), il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato una mozione presentata dal consigliere Dario De Lucia che esprime forte contrarietà al Disegno di legge Sicurezza.
Il documento, primo firmatario il consigliere comunale Dario De Lucia (Coalizione Civica), chiede che il Comune di Reggio Emilia si schieri contro le modifiche contenute nel D.d.l. “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”.
De Lucia: “La sicurezza si costruisce con l’inclusione, i diritti e la giustizia sociale”
Dario De Lucia, consigliere comunale e primo firmatario della mozione, ha dichiarato:
“Questo provvedimento mina i diritti civili e democratici, criminalizza la solidarietà e restringe ulteriormente gli spazi di libertà. Prevede pene sproporzionate per chi partecipa a manifestazioni, limita il diritto al dissenso e aggrava la repressione nei confronti dei più vulnerabili, dai migranti alle persone in stato di marginalità. La stessa Corte di Cassazione ha già espresso forti riserve sul decreto: da Reggio Emilia vogliamo ribadire che la sicurezza non si costruisce con la paura e la repressione, ma con l’inclusione, i diritti e la giustizia sociale.”
Gravi criticità sono state sollevate proprio dalla Corte di Cassazione rispetto all’inasprimento delle pene per manifestanti e attivisti. Le nuove aggravanti previste per chi partecipa a cortei non autorizzati – anche senza compiere atti violenti – rappresentano, secondo i giudici, un rischio per la libertà di espressione e il diritto di manifestare sanciti dalla Costituzione. In particolare, si sottolinea come la previsione di condanne fino a sei anni di carcere per “ostacolo alla libera circolazione” possa avere un effetto dissuasivo sproporzionato e intimidatorio verso chiunque voglia partecipare a una protesta pacifica.