Turismo a Reggio Emilia: esternalizzare lo IAT? Anche no

Turismo a Reggio Emilia: esternalizzare lo IAT? Anche no

E’ intenzione di sindaco e giunta esternalizzare ai privati il servizio di l’Ufficio Informazione Accoglienza Turistica (IAT)? Dalle parole dell’assessora Rabitti sì, serve chiarezza”. Vorremmo chiarimenti precisi sulla decisione dell’amministrazione di avviare una gara per la gestione esterna dello IAT reggiano, oggi seguito da dipendenti dell’ente.

Il 30 Ottobre l’assessora al Turismo e Cultura Annalisa Rabitti rispondeva alla cittadina Manuela Cocchi in Sala del Tricolore dichiarando che: “Per quanto riguarda lo IAT, la cosa che posso dire, di cui sono molto felice, è che stiamo per fare una gara di esternalizzazione dello IAT […] tramite la quale potrà fare pacchetti turistici e visite guidate. […] Le persone che lavorano oggi allo IAT timbrano il cartellino del Comune e non possono fare promozione per una questione tecnica. Queste mansioni saranno esternalizzate ad un tour operator […] e quando arrivano i privati cambia la mentalità”. Guarda qui il video.

La novità è assoluta, almeno all’esterno della giunta. Né la Commissione Consiliare competente né la cittadinanza avevano avuto alcun sentore, né tantomeno sono stati informati chiaramente, della volontà della giunta di esternalizzare il servizio di accoglienza turistica. Il tutto in un quadro bizzarro. Dal febbraio 2022 il Comune di Reggio Emilia ha introdotto l’imposta di soggiorno, che nel 2023 dovrebbe garantire circa 350.000 euro. In contemporanea lo IAT ha orari che non favoriscono particolarmente la fruizione da parte di turisti, con poche aperture nei festivi e solo al mattino, se non per alcuni mesi all’anno.

Ad oggi nella sede e sul sito dello IAT sono pubblicizzati i tour di agenzie e tour operator che operano a Reggio. Allo stesso tempo, secondo i bollettini ufficiali della Regione Emilia-Romagna, lo IAT non può organizzare né vendere tour né offrire altri servizi similari, attività per cui serve una necessaria licenza e l’iscrizione al fondo di garanzia. Come ufficio pubblico, lo IAT può solo consigliare diverse opzioni tra tutti i soggetti competenti del mercato locale dei tour e attività per turisti.

A questo punto, alcune domande sorgono chiare. Per questo abbiamo scritto una interpellanza che vi metto qui di seguito.

Con Coalizione Civica abbiamo chiesto se la decisione di esternalizzare il servizio di informazione e accoglienza turistica sia principalmente dettata da motivi economici o se si tratti di una scelta politica, e se sia un modo per permettere allo IAT la vendita diretta di servizi e pacchetti, grazie a un soggetto privato.

Si richiede inoltre che venga fissata una seduta dell’apposita commissione consiliare, per discutere, e che poi la decisione passi dal voto del consiglio comunale.  A meno che la decisione non sia già definitiva. Nel qual caso, è doveroso che i dettagli e i tempi vengano esplicitati.

Rimangono altri due quesiti. Dove verranno ricollocati i dipendenti comunali che attualmente operano nello IAT? E cosa intende la Rabitti quando afferma “quando arrivano i privati cambia la mentalità” e quali sono le questioni tecniche che impediscono all’attuale amministrazione dello IAT di svolgere attività di promozione turistica?

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