Caro gender ti scrivo
Come promesso ho spedito le due lettere: una al Vescovo Massimo Camisasca per chiedere un incontro, una al Segretario e alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico Reggio Emilia per chiedere una presa di posizione sulla falsa teoria del gender e come i democratici reggiani devono comportarsi verso chi la porta avanti. Ma prima di tutto grazie a te.
Come mi ero promesso ma soprattutto vi avevo promesso sto portando avanti quello che ci eravamo detti, oltre alle lettere che adesso tratteremo voglio portare avanti in consiglio comunale a Reggio Emilia una mozione di condanna alla falsa teoria del gender. Questo per il benessere dei bambini, genitori e di chi lavora nelle scuole, per dire che se sei omosessuale non sei un pericolo per la società.
Ho sempre pensato che ci sia intesa tra le forze politiche (non di destra) di Sala del Tricolore sul tema della lotta all’omofobia per questo sono sicuro che l’ordine del giorno passerà, continuando comunque ad occuparci in consiglio di altri temi importanti come il lavoro, lo sviluppo dell’area del Campovolo e delle ex Reggiane, i nostri servizi sociali.
Voglio prima però ringraziarvi tutti.
Sono tanti i messaggi di solidarietà e supporto che ho ricevuto da Reggio Emilia, ma a centinaia sono arrivati da veramente tutta Italia, alcuni anche inaspettati. Non vi nascondo che alcuni mi hanno anche commosso e fatto capire che c’è davvero necessità di uguaglianza nei diritti civili, la possibilità di discriminare qualcuno non deve essere riconosciuta perché genera vera sofferenza, non deve esistere il diritto all’omofobia. Il tema dei diritti civili è una questione su cui non possiamo assolutamente scendere a mediazione.
Grazie in particolare agli europarlamentari e amici Daniele Viotti e Elly Schlein, alla deputata Giuditta Pini, alla senatrice Maria Mussini, alla consigliera regionale Silvia Prodi, a Aurelio Mancuso, a Franco Grillini e Gaynet, Gaynews, GayBurg, Arcigay Reggio Emilia e il presidente nazionale Flavio Romani, a Sinistra Ecologia e Libertà di Reggio Emilia e a Lucia, ai circoli di Possibile di Reggio Emilia, ai tanti compagni del PD da Reggio Emilia, Modena, Bologna e da tutta Italia, a Giampietro Belotti, a Valentina Nappi, a Iniziativa Laica, all’UAAR.
Un grazie grandissimo al Sottosegretario Ivan Scalfarotto. Non mi sono sentito solo.
Da tempo è iniziata una campagna di forte contrapposizione nei confronti della presunta volontà di introdurre nelle scuole l’insegnamento della cosiddetta “teoria gender” con la legge 107 del 2015 ovvero la Buona Scuola.
La tranquillità e la felicità dei cittadini, in particolare delle famiglie e dei loro bambini, è un tema che riguarda il benessere delle nostre comunità e che coinvolge istituzioni, istituti religiosi, corpi intermedi e associazioni.
Come ha ribadito il Ministro all’Istruzione Giannini abbiamo il dovere di informare e diffondere una corretta informazione alla comunità, in particolare a genitori e studenti, riguardo agli obiettivi e le finalità del comma 16 della Legge 107/2015 della Buona Scuola.
Nella lettera al Vescovo Massimo Camisasca, a cui vanno i miei auguri di pronta guarigione per la recente sciatalgia che lo costringe a letto in questi giorni, chiedo un incontro su questi temi raccolta la preoccupazione di diverse mamme reggiane sul bullismo omofobico, la discriminazione di genere e il cyber bullismo, guardate che messaggi circolano nella chat di what’s app, per vedere di disperdere queste ombre oscure dalla nostra comunità, per questo voglio avere un incontro.
L’omofobia rappresenta, da sempre, una delle piaghe sociali più rilevanti, fonte di folle violenza e immotivata paura. Impedisce una corretta convivenza civile, soprattutto in una società multiculturale, come la nostra. La cronaca di tutti i giorni, che racconta, continuamente, in tutto il mondo, storie di discriminazioni, è la conferma più evidente a queste parole. L’omofobia, però, può e deve essere sconfitta e ciò sarà possibile soltanto attraverso una serrata battaglia culturale, per questo chiedo al mio partito di esprimersi, come hanno già fatto altre federazioni PD in italia, sul tema della falsa teoria del gender e a supporto dei diritti civili.
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Come il Partito Democratico di Reggio Emilia prende posizione sulla falsa teoria del gender?
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Come la comunità dei democratici di Reggio Emilia deve comportarsi verso chi porta avanti la falsa teoria del gender?
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Quali azioni concrete vuole sostenere il Partito Democratico di Reggio Emilia in contrasto all’omofobia e a sostengo delle giuste azione parlamentari del Partito Democratico in favore dei diritti civili come il DDL Cirinnà e contro le discriminazioni come il DDL Scalfarotto?
Qui trovate il testo integrale delle due lettere, le pubblico perché non c’è nulla da nascondere.
Lettera al Vescovo di Reggio Emilia e Guastalla Massimo Camisasca
Lettera al Segretario e Segreteria Provinciale del PD di Reggio Emilia
Nel ringraziarvi ancora tutti di cuore, vi do appuntamento questo Venerdì 6 novembre alle 18.00 nell’Aula Magna dell’Università in Viale Allegri a Reggio Emilia: la deputata del Partito Democratico Michela Marzano presenterà il suo libro “Papà, mamma e gender”. Una iniziativa davvero meritevole organizzata dai deputati reggiani Paolo Gandolfi e Antonella Incerti che sono sicuro porterà chiarezza sul tema della falsa teoria del gender, come PD e centrosinistra a tutti i livelli dobbiamo contrastare politicamente e culturalmente senza timori.