Ancora Consumo di suolo: 14 campi da calcio cementificati, grazie PD!

Ancora Consumo di suolo: 14 campi da calcio cementificati, grazie PD!

L’equivalente di 14 campi da calcio saranno trasformati in residenze, aree produttive, poli commerciali, parcheggi e nuove strade

La Giunta Massari ha approvato un pacchetto di 12 nuove manifestazioni di interesse urbanistiche che, una volta attuate, comporteranno la cementificazione di 9,7 ettari di suolo oggi non edificato. L’equivalente di 14 campi da calcio che saranno trasformati in residenze, aree produttive, poli commerciali, parcheggi e nuove strade. Si tratta di aree agricole, aree verdi e spazi periurbani che spariranno sotto colate di asfalto e cemento.

Il tutto, in una città che già conta oltre 3.000 alloggi sfitti. Un paradosso urbanistico e sociale: si continua a costruire, mentre migliaia di appartamenti restano invenduti o vuoti, e vaste aree urbane attendono da anni di essere rigenerate.

Voci contrarie e preparate sono quelle dei consiglieri Fabrizio Aguzzoli e Dario De Lucia che in consiglio comunale hanno votato contro proponendo un’altra gestione del suolo che va verso l’impatto zero.

Reggio Emilia ai vertici nazionali per consumo di suolo

Secondo il rapporto ISPRA 2024Reggio Emilia è la quinta città in Italia per incremento netto di suolo consumato nel solo anno 2023, e terza tra i capoluoghi con più di 100.000 abitanti. Sono stati impermeabilizzati ben 43 ettari in un solo anno, portando a quasi 5.000 ettari l’estensione complessiva di suolo ormai coperto da cemento nel comune.

E la provincia non è da meno: dal 2019 al 2022, secondo Legambiente e ISPRA, sono stati cementificati 222 ettari, pari a 300 campi da calcio, rendendo Reggio una delle province più impattate della regione. In Emilia-Romagna il consumo di suolo cresce più velocemente che altrove, malgrado la legge urbanistica del 2017. La nostra Regione è la prima in Italia per consumo di suolo netto nel 2023.

Le dichiarazioni di Coalizione Civica

Dario De Lucia, consigliere comunale e portavoce di Coalizione Civica, attacca duramente la Giunta Massari:

«Il PD reggiano racconta di fare rigenerazione urbana, ma intanto autorizza quasi 10 ettari di nuovo cemento. È una bugia istituzionalizzata. Invece di lavorare sul recupero dell’esistente, si fa urbanistica per i costruttori. Questo pacchetto di progetti è la prova che, per questa amministrazione, la sostenibilità è solo uno slogan, mentre i piani urbanistici rispondono a logiche speculative del suolo.»

Fabrizio Aguzzoli pone attenzione sulla salute dell’ambiente e dei cittadini:

«La comunità scientifica ci dice da anni che il suolo è una risorsa finita, vitale, non rinnovabile. Eppure continuiamo a consumarlo come se fosse infinito. I dati ISPRA e Legambiente parlano chiaro: stiamo andando nella direzione sbagliata. E non si può parlare di “transizione ecologica” mentre si seppelliscono ettari di terra fertile sotto il cemento.»

«Io seguo con interesse i lavori di ISDE – Medici per l’Ambiente: il consumo di suolo non è solo un tema urbanistico, è un tema di salute pubblica. Cementificare significa aumentare le isole di calore, ridurre la qualità dell’aria, aggravare il rischio idrogeologico e far crescere l’incidenza di patologie croniche legate all’inquinamento e allo stress ambientale. Continuare su questa strada vuol dire sacrificare la salute dei cittadini di oggi e delle generazioni future.»

E poi cita le parole dell’urbanista Paolo Pileri, uno dei massimi esperti italiani sul tema:

«Siamo un Paese che ancora corre a cementificare, condannandosi a rimanere lontanissimo dall’obiettivo del consumo netto di suolo zero. Serve l’esatto opposto: città che fermano il consumo di suolo, usano solo quel che hanno e liberano spazi».
«Questa frase – continua Aguzzoli – descrive esattamente quello che Reggio non sta facendo.»

I numeri della nuova colata

●     BI. MECC. SNC DI BIAGINI & ORI, in località Gavassa – via Torelli, per insediamenti produttivi.

●     CREDITO EMILIANO SPA, in zona San Rigo – via Ghiarda, per edilizia residenziale.

●     LITOKOL SPA, in via Marsilio da Padova, per attività produttive.

●     E. C., in via Emilia Ospizio, per nuove costruzioni residenziali.

●     TTM SPA, in via Gramsci, per insediamenti terziari.

●     Parco Ottavi, in area omonima, per uso residenziale e commerciale.

●     IMPAC SRL, in via Caduti in Missione di Pace, per edilizia residenziale.

●     SA IMMOBILIARE SRL, in via Daniele da Torricella, per attività produttive.

●     MSG SPA, in via Normandia, per destinazione produttiva.

●     V. E., nel centro storico, per interventi residenziali.

●     R. A., in Santa Croce – via Veneri, per edilizia residenziale.

●     FRANZINI ANNIBALE SPA, in via F. Filzi, per nuove costruzioni residenziali.

Un altro modello è possibile

Coalizione Civica propone una visione alternativa: rigenerare invece di espandere, recuperare l’esistente, fermare il consumo di suolo e orientare l’urbanistica al bene comune, alla salute pubblica e alla giustizia climatica.

 Chiediamo:

●     il blocco immediato del nuovo consumo di suolo,

●     un piano di rigenerazione degli edifici vuoti e sottoutilizzati,

●     trasparenza nei processi di approvazione urbanistica,

●     e una nuova alleanza tra cittadinanza, ambiente e salute.

Perché una città che consuma il proprio suolo, consuma anche il proprio futuro.

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