Roncocesi (RE), ancora senza senza barriere di protezione autostradali, Coalizione civica interviene

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Roncocesi (RE), ancora senza senza barriere di protezione autostradali, Coalizione civica interviene

Sono trascorsi 4 anni da quando, nel 2019, sull’ Autostrada A1, altezza del centro abitato di Roncocesi (RE), erano state tolte le barriere antirumore. Le protezioni non sono mai state ripristinate, nonostante i cittadini si stiano mobilitando da anni per la loro reintegrazione.

L’incidente che ha coinvolto alcuni mezzi pesanti la sera del 28 febbraio, all’altezza dell’azienda Accorsi Green, alle porte della frazione, ha destato paura negli abitanti di Roncocesi, riaprendo il dibattito sull’urgenza di ripristinare questo strumento. La sera di febbraio era infatti andato in fiamme un autoarticolato che trasportava granelli di plastica, provocando lunghe code e forti odori che hanno travolto la frazione per ore.

Le barriere antirumore sono strutture progettate e realizzate appositamente per proteggere da fonti di rumore che compromettono il comfort acustico. La loro funzionalità è quella di assorbire le onde sonore o rifletterle, limitando la loro propagazione così come l’influenza diretta di odori e gas di scarico dei veicoli.

“Oggi, senza le barriere, il rumore dell’autostrada si avverte in tutta la frazione, ma non è solo una questione di rumore incessante. Si tratta anche di limitare il passaggio diretto dell’aria proveniente dai gas di scarico, e di contenere episodi potenzialmente pericolosi per le famiglie che vivono a ridosso di uno dei tratti autostradali più trafficati d’Italia”

Spiega Sara Beltrami, eletta a Roncocesi per la Consulta A. – “Dopo l’episodio di febbraio i cittadini temono eventi come quello avvenuto a Borgo Panigale con l’esplosione del 2018. Non stanno chiedendo altro che ciò che gli spetta di diritto per preservare un minimo di salute psicofisica, e poter almeno aprire le finestre. ”

Le lungaggini burocratiche della Società Autostrade ritardano il ripristino delle protezioni e a pagarne le spese dunque, sono i cittadini. Oggi sono circa una quarantina le famiglie che vivono nei complessi abitativi a ridosso dell’autostrada.

Lo scorso mese Coalizione Civica aveva già depositato un documento volto a richiedere l’impegno del Comune di Reggio Emilia nel sollecitare il ripristino delle barriere. L’incidente dello scorso febbraio ha reso pertanto urgente un intervento anche da parte dell’amministrazione comunale a fronte di un che dura ormai 4 anni.

“Anni di ritardo per una situazione pericolosa, è necessario che il Comune scriva alla Società Autostrade per chiedere l’intervento e dare sicurezza ai cittadini”

Dario De Lucia
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