No all’accordo Iren – Mekorot

No all’accordo Iren – Mekorot

Il confronto in consiglio comunale a Reggio Emilia


La multiutility IREN, proprietaria dei Comuni di Torino, Genova e dell’Emilia il 10 Gennaio 2023 ha annunciato un accordo con la società israeliana dell’acqua Mekorot. Qui chiedo informazioni e di portare in assemblea dei sindaci e dei soci la linea di rescindere questo accordo ma sindaco di Reggio Emilia e coordinatore Luca Vecchi dice non che non lo farà.

L’art 13 dello Statuto comunale di Reggio Emilia recita tra le funzioni: “riconoscere il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua co me bene comune pubblico”.

Il Comune di Reggio Emilia è socio di Iren S.p.A. , Sindaco e Giunta devono riconosce l’inaccettabilità di un processo del genere e di prende esplicitamente le distanze da questo accordo, avanzando a Iren la richiesta di rescindere il contratto con Mekorot.


Chi e cosa fa Mekorot?


La società Israeliana è accusata da diverse organizzazioni che si occupano di diritti umani di gravi violazioni perpetrate nei territori palestinesi occupati da Israele in cui opera a danno delle popolazioni palestinesi: tali violazioni sono denunciate nel rapporto dell’organizzazione palestinese per i diritti umani “Al Haq” secondo il quale Mekorot sarebbe responsabile del prosciugamento delle falde idriche palestinesi per fornire tali risorse alle colonie israeliane presenti in Cisgiordania e a Gerusalemme, occupate dalle stesse. Le colonie e gli avamposti israeliani sono considerati illegittimi dal Diritto Internazionale.

Le infrastrutture utilizzate sarebbero inoltre state “trasferite” nel 1982 dalle autorità militari israeliani alla Mekorot ad un prezzo simbolico corrispondente a circa 20 centesimi di euro, pratica che ha costretto da allora la popolazione palestinese a dover “ricomprare” la propria acqua a prezzi decisi da Israele, dovendo far fronte anche a regolari riduzioni delle forniture idriche e generando quindi una vera e propria “apartheid” dell’acqua.

La stessa Amnesty international ha documentato già nel 2017 che il controllo israeliano sulle risorse idriche palestinesi altro non è che uno strumento utile a costringere le popolazioni israeliane a lasciare le proprie terre, ed in tale documento proprio la società Mekorot è citata quale strumento per portare avanti tale forma di pressione sulle popolazioni delle terre occupate. A nostro avviso tali pratiche non possono essere in alcun modo giustificate né può una società come IREN, unitamente alle amministrazioni comunali che la controllano, rendersi complice di una simile situazione che prosegue ormai da decenni.

Il Comune di Reggio Emilia è socio di Iren S.p.A. , se Sindaco e Giunta devono riconosce l’inaccettabilità di un processo del genere e di prende esplicitamente le distanze da questo accordo, avanzando a Iren la richiesta di rescindere il contratto con Mekorot.

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