Reggio Emilia per i curdi
In consiglio comunale a Reggio Emilia abbiamo aderito alla rete di città che condanno l’invasione turca e supportano il popolo curdo.
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Dopo l’abbandono delle truppe americane dalla zona tra Turchia e Kurdistan del Nord, hanno preso il via le operazioni militari da parte di Ankara che avrebbero conquistato la città siriana di Ras al-Ayn che si trova al ridosso del confine con la Turchia.
L’avanzata turca punta ora a prendere il controllo delle strategiche città di Manbij e Kobane, anche se le milizie del Ypg avrebbe iniziato una controffensiva riconquistando alcuni villaggi in attesa dell’aiuto dell’esercito siriano.
Sale il tragico bilancio delle vittime: al momento sarebbero circa 500 i miliziani uccisi con anche la Turchia che avrebbe riportato diverse perdite, mentre ancora non è stato possibile calcolare quanti civili (anche turchi) siano morti durante i bombardamenti.
Più di 200.000 sono invece gli sfollati curdi che si stanno spostando soprattutto verso la città di Raqqa, ex capitale dello Stato Islamico dell’Isis che ora è invece controllata dai curdi.
A riguardo sarebbero diverse centinaia i jihadisti fuggiti dalle prigioni curde, si parla al momento di circa 700 terroristi, visto che le guardie sono andate al fronte per cercare di arrestare l’avanzata di Ankara.
Con la decisione di Assad di inviare il proprio esercito regolare siriano nel Nord del paese per dare manforte ai curdi, scelta avallata dalla Russia, questa guerra portrebbe ora allargarsi ulteriormente.
La città di Reggio Emilia, Medaglia d’Oro al Valore della Resistenza, ha assunto quale principio statutario la salvaguardia dei valori della libertà e della giustizia sociale ed ha, inoltre, storicamente tratto dal valore delle grandi battaglie per la democrazia e per la legalità motivo di crescita civile e morale dell’intera comunità;
il Comune di Reggio Emilia ha assunto negli anni impegni per sostenere atti di solidarietà e di cooperazione per la liberazione dei Popoli dell’Africa Australe dal colonialismo e dal regime dell’apartheid, ad oggi sostenendo anche il popolo della Palestina e la causa del popolo Sahrawi;
il Popolo Curdo ha assunto un ruolo nella difesa del Medio Oriente dalla guerra di conquista generata dal sedicente stato dell’Isis, in particolare nella riconquista della città di Kobane e degli altri territori occupati illegalmente dal Califfato;
Il 18 Luglio 2016 è stata votata la delibera in Consiglio Comunale per il “Conferimento del riconoscimento della cittadinanza onoraria al popolo curdo e per esso ad Abdullah Öcalan”
la Città di Reggio Emilia sente un dovere di accoglienza e solidarietà nei confronti di chi è quotidianamente impegnato nella difesa dei diritti umani e civili e nella risoluzione pacifica delle situazioni di conflitto.
Sul territorio reggiano sono diverse le associazioni che da anni si impegnano per sensibilizzare e mandare aiuti nell’area siriana come Anpi Reggio Emilia, Associazione La Pira, AMAR e Rete reggiana per il Rovaja e Sabato 12 Ottobre c’è stata una manifestazione che ha coinvolto 500 persone in Piazza della Vittoria a Reggio Emilia.
Oltre a questo si valuta positivo il comunicato congiunto di ANPI, ARCI, CGIL e LEGAMBIENTE sulla grave situazione creatasi al confine tra Turchia e Siria che sposa le linee di pace e cooperazione tra i popoli del Comune di Reggio Emilia.
Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia
Esprime solidarietà alle municipalità e al popolo del Sistema Federale Democratico della Siria del Nord (Kurdistan occidentale) e considera positiva tale esperienza democratica, unica del suo genere in Medio Oriente.
Chiede al sindaco e alla Giunta di:
– portare il tema nella Commissione consiliare “Diritti umani, pari opportunità e relazioni internazionali” nonchè nel Coordinamento dei diritti umani per verificare attività di sensibilizzazione (ad esempio di LUC, Boorea o altri soggetti) e di riflessione sulla pace e sulla situazione in Kurdistan
– inviare una comunicazione al Ministero Affari Esteri di questo documento con la richiesta di fare tutti gli atti internazionali possibili volti a sospendere il conflitto tra Turchia e il Sistema Federale Democratico della Siria del Nord (Kurdistan occidentale).
In particolare si chiede al Governo italiano una forte azione diplomatica volta a tutelare il popolo curdo oltre che interrompere la fornitura di armi alla Turchia.
– di inviare una comunicazione alla Commissione Diritti Umani del Parlamento europeoe alla Commissione Affari Esteri.
– di mandare questo documento all’ “Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS” e di attivarsi per la promozione di iniziative di solidarietà attraverso l’invito in Comune a Reggio Emilia di un rappresentante o una rappresentante di UIKI ONLUS per una serie di conferenze, anche con il fine di stabilire forme di cooperazione e sostegno.
– individuare nell’Associazione “Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ONLUS” e nell’ “Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia – UIKI ONLUS” i referenti dei progetti di cooperazione e sostegno ai rifugiati kurdi e coinvolgere i rappresentanti delle suddette Associazioni nell’istituzione dei gemellaggi e nei progetti.
– concedere all’Associazione “Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ONLUS” l’uso di spazi comunali per l’organizzazione di eventi per la raccolta di donazioni ed eventualmente, magazzini per lo stoccaggio di materiali.
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Domenica 20 ottobre dalle ore 13:00 vieni a pranzare al Circolo Arci Gardenia per raccogliere fondi per gli sfollati e gli ospedali da campo.
Arci Nazionale ha lanciato la raccolta fondi “dalla parte dei curdi” a sostegno della popolazione che sta vivendo un momento drammatico, perché non possiamo e vogliamo lasciare sola una popolazione aggredita e invasa unilateralmente: vogliamo pensare ai bambini e alle donne, ai civili che, come accade spesso, sono le prime vittime nei conflitti. Domenica devolveremo i ricavi del pranzo a questa campagna nazionale di solidarietà.
Attraverso questa raccolta fondi si fornirà un aiuto concreto alle popolazioni sfollate del nord-est della Siria . L’obiettivo della campagna è sostenere, attraverso UIKI Onlus – Ufficio di Informazione per il Kurdistan in Italia, l’Amministrazione Autonoma della Siria del Nord e dell’Est nella cura e nella protezione delle persone che stanno fuggendo dalle zone di conflitto, attraverso l’allestimento di campi profughi e di ospedali da campo.
Noi vogliamo difendere e sostenere coloro che in questi anni hanno costruito il Confederalismo Democratico, hanno liberato un’intera regione da Daesh, stanno lottando per la liberazione delle donne e hanno dimostrato che la convivenza tra diverse religioni ed etnie nella regione è possibile.