
AUMENTO TARI 2025: pochi svuotamenti e pochi vantaggi.
In 10 anni si è passati da 275 euro per una famiglia di 3 persone a 345 euro. Un aumento di 70 euro.
Viene espressa netta contrarietà alla proposta di aumento delle tariffe rifiuti per il 2025 da parte di Coalizione Civica, che sarà votata nei prossimi giorni in Consiglio comunale. Si tratta di un rincaro generalizzato che colpisce famiglie e attività produttive senza garantire reali benefici a chi produce meno rifiuti.
“Chiamati a discutere al buio.”
Giovedì 12 giugno, durante la Commissione IV, i consiglieri sono stati convocati per discutere la delibera senza aver ricevuto la documentazione.
«Siamo stati chiamati a discutere al buio – afferma il consigliere Fabrizio Aguzzoli – mentre l’assessore Prandi diffondeva una nota stampa in cui si tace il fatto che questi aumenti sono frutto di un accordo tra Iren e l’amministrazione, e che dovranno essere approvati dal Consiglio comunale. Una mancanza grave di trasparenza istituzionale.»
Il Piano Economico Finanziario (PEF) 2025, approvato da ATERSIR, mostra un incremento di oltre 10 milioni di euro nel costo del servizio in meno di dieci anni così come gli aumenti per famiglia.
Nel dettaglio, nel 2025:
- Una famiglia singola pagherà 13,59 euro in più;
- Una famiglia numerosa pagherà oltre 40 euro in più;
- Un bar vedrà un aumento medio annuo di circa 145 euro;
- Un ristorante fino a 255 euro in più rispetto al 2024.
Oltre agli aumenti, Coalizione Civica denuncia i criteri distorti con cui vengono calcolate le tariffe.
«Secondo Iren, una persona sola vivrebbe in 108 mq. È una media irreale, che alza artificialmente il peso della quota fissa e colpisce soprattutto chi vive in piccoli appartamenti – denuncia il consigliere Dario De Lucia – Questo sistema è scollegato dalla realtà e danneggia le famiglie più fragili.»
Anche il principio della tariffazione puntuale, che dovrebbe premiare chi produce pochi rifiuti, si rivela inefficace.
«Ma non dovevamo risparmiare, se svuotavamo di meno? – si chiede De Lucia – E invece, chi è virtuoso riceve uno sconto minimo, che non compensa affatto gli aumenti. A beneficiarne è Iren, non il cittadino.»
Coalizione Civica ribadisce il proprio voto contrario e invita le altre forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini.
«Questi aumenti si possono ancora fermare. Votare contro questa delibera significa stare dalla parte delle famiglie e delle piccole attività economiche. Chiediamo a Pd e alleati e rivedere con Iren questo piano economico e piuttosto di andare a gara del servizio come fanno tanti comuni a noi vicini» – conclude Aguzzoli.