Pasti negati in stazione, serve un locale in stazione per i senza fissa dimora

Pasti negati in stazione, serve un locale in stazione per i senza fissa dimora


“Non è più possibile distribuire pasti caldi nei locali della stazione? In zona ci sono tanti altri spazi pubblici che potrebbero essere utilizzati”

La proposta arriva da Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, consiglieri comunali di Coalizione Civica, dopo la segnalazione da parte di Maria Diletto, presidente de La Nuova Luce, associazione reggiana che da anni porta avanti un cammino di aiuto a persone senza fissa dimore e in grave difficoltà economica, spesso unita a seri problemi di salute. Uno sforzo di enorme generosità e attenzione verso il prossimo, compresi tanti minori che ha guadagnato col tempo sostegni e volontari.

A lungo La Nuova Luce ha organizzato una distribuzione di pasti caldi e scorte di prodotti di prima necessità alla stazione ferroviaria. Per questa attività, veniva impiegata come base d’appoggio la sala di attesa della stazione, che d’ora in poi non sarà più impiegabile per motivi di ordine pubblico, anche a causa dei tanti fatti di cronaca dell’ultimo periodo. Se d’estate il problema è relativo, con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno la prospettiva cambia radicalmente. Con il pur minimo abbassamento delle temperature, ha fatto notare la Diletto, sono aumentate le persone che si ammalano dormendo all’addiaccio.

Una situazione complessa, che ha spinto Aguzzoli, De Lucia e il gruppo di Coalizione Civica ad intervenire: “Prima di tutto, vogliamo ringraziare ancora una volta La Nuova Luce, Maria Diletto e il gruppo di volontari, per il loro costante e generoso aiuto per i più fragili. Siamo presenti, cerchiamo di affiancarli il più possibile, ascoltiamo i loro racconti su una situazione sempre più complicata: le persone senza fissa dimora e in grande difficoltà sono sempre più.”


Ha aggiunto Dario De Lucia: Ho partecipato a delle distribuzioni di pasti e con i nostri occhi abbiamo visto numeri impressionati da 50, 70 fino a oltre 100 persone che chiedono un pasto caldo”.

Il tema rimane, così come rimane quello della sicurezza. I consiglieri fanno una proposta, al riguardo: “nella zona della stazione ci sono tanti edifici di proprietà comunale che potrebbero essere adibiti a punti di riferimento per i senza tetto, che associazioni come La Nuova Luce possano impiegare per la distribuzione di pasti e vestiti, specialmente in inverno. Pensiamo al bar di piazza Domenica Secchi, agli ambienti di proprietà pubblica in via Turri o in via 4 Novembre. Le possibilità sono tante, permetterebbero a La Nuova Luce e alle altre associazioni come Partecipazione, gruppi scout e parrocchie di fornire cene calde e darebbero un aiuto concreto”.

Sull’argomento interviene anche una dei due nuovi portavoce di Coalizione Civica, Rajasulakshana “Shana” Jesuthasan, 39enne di origine srilankese cresciuta in città, laureata in legge e presidente provinciale del Fenapi, una associazione sindacale che tutela lavoratori e piccoli imprenditori con al suo interno anche un patronato servizi. Shana opera in zona stazione e ha un osservatorio costante sul contesto. Ora spiega: “Vedo quotidianamente l’evolversi della situazione delle persone senza dimora e di quelle più fragili, le sofferenze sono tante, le difficoltà sono tante, un intervento sarebbe prezioso e aiuterebbe tutto il quartiere”.

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