Prof. Bruno Ferrari: “Possibile che il museo cittadino non sia sicuro?”

Prof. Bruno Ferrari: “Possibile che il museo cittadino non sia sicuro?”

Riporto l’intervento di un amico di Coalizione Civica, il prof. Bruno Brenno Ferrari, che ci ha chiesto di intervenire sul furto di reperti storici ai Musei Civici
Il prof. Bruno Brenno Ferrari, amico di Coalizione Civica, che è intervenuto pubblicamente sul furto ai Musei Civici

“L’altro giorno mi sono imbattuto in questa notizia che mi ha fatto un po’ sobbalzare sulla sedia, ovvero del furto di otto reperti dagli importanti Musei Civici della città. dice Bruno Brenno Ferrari docente alle scuole superiori e presidente di Reggio Calling APS, un’associazione giovanile culturale del territorio reggiano.

“Ho letto diversi articoli di stampa sull’accaduto nello specifico, e mi hanno incuriosito questa situazione. D’accordo che i reperti sottratti avevano il valore “economico” di qualche centinaio di euro, però il loro valore “scientifico” è molto rilevante dato che sono richiesti anche a livello internazionale.”

“Altro punto che mi ha lasciato molto perplesso è il fatto che nonostante i musei sono stati rinnovati due anni fa, l’edificio ha un sistema di allarme ma non di videosorveglianza.”

“Le questioni che mi pongo sono queste ora, forse non si dà spesso troppa importanza al valore economico delle cose, mentre si tralascia e non si dà abbastanza risalto all’importanza culturale e storica?  Inoltre, quanti edifici o anche abitazioni private conoscete con un sistema di videosorveglianza al giorno d’oggi? È davvero incredibile che un palazzo così importante e con all’interno tantissime opere di valore, ne sia sprovvisto anche dopo i recenti lavori.”



Danno ragione al prof. Ferrari i consiglieri di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli: “Il Palazzo dei Musei è dotato di un sistema di allarme e di personale di sorveglianza all’apertura e chiusura dell’edificio, non è invece dotato di un sistema di telecamere interno. Il caso delle telecamere assenti ricorda per molti versi ciò che accadde nel 2014 alla vicina Galleria Parmeggiani (anch’essa senza videosorveglianza) dove sparirono una placca in oro con smalti, una fistola in argento dorato, un medaglione d’oro a forma di quadrifoglio, un medaglione circolare e un frammento di cintura in rame dorato. Uno di quei reperti fu poi ritrovato a casa di un quarantenne reggiano, che fu denunciato per ricettazione. Ma nulla si sa degli altri reperti, di sicuro valore artistico. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine, dal canto nostro proporremo come amministratori, alla discussione di bilancio, di inserire la videosorveglianza ai Musei Civici”.

Alcuni dei reperti rubati ai Musei Civici di Reggio Emilia
× Scrivimi!