🏳🌈 Reggio per la legge contro l’omotransfobia. Faremo la Casa Arcobaleno
A Reggio Emilia ieri abbiamo approvato la mozione in consiglio comunale in supporto alla legge nazionale contro l’omotransfobia, era presente con noi l’onorevole Alessandro Zan legislatore in Parlamento della legge.
Abbiamo anche annunciato la Casa Arcobaleno: nel 2021 a Reggio Emilia vogliamo inaugurare una casa rifugio per le vittime di omofobia.
Oggi abbiamo avuto il deputato Alessandro Zan con noi a Reggio Emilia, abbiamo dato sostegno alla legge contro l’omotransfobia da Sala del Tricolore e nelle prossime settimane seguiranno tante altri comuni del territorio. Ma sopratutto oggi con Fabiana e Alberto abbiamo annunciato il progetto che stiamo studiando da oltre un anno e mezzo: nel 2021 inaugureremo la Casa Arcobaleno a Reggio Emilia.
🏠 Ovvero una casa rifugio di Arcigay Gioconda per accogliere persone vittime di discriminazioni per il loro orientamento sessuale. Servirà l’impegno e la partecipazione di tutti. Servirà quell’impegno e entusiasmo che ho visto in tutti voi amici e compagni come quando abbiamo realizzato il gay pride nel 2017. Avremo l’occasione di creare un progetto duraturo, lungimirante e che aiuta le persone in difficoltà per davvero.
I volontari arcigay di Reggio Emilia da sempre ospitano ragazzi e ragazze vittime di omotransfobia o cacciati di casa dopo il coming out, si parla di oltre 20 persone all’anno.
Negli anni è stato costituito anche un fondo dove l’associazione in accordo con l’Ostello della Ghiara, paga vitto e alloggio per sette notti per i casi di grave emergenza per le persone LGBTI*+ che non possono più stare nel luogo dove vivono o vittime della strada. Diverse altre persone vengono ospitate a medio termine presso privati durante l’anno (al momento sono tre)
Ci siamo inoltre resi conto che i servizi di aiuto esistenti (servizi sociali e enti benefici) hanno difficoltà ad aiutare al meglio le persone LGBTI*+ proprio per la particolarità della situazione.
Questo riguarda una mancanza generale in tutta Italia (i posti in case di accoglienza su tutto il territorio nazionale sono circa 40) e la necessità di un luogo del genere diventa sempre più fondamentale.
Da qui nasce la volontà di creare una casa accoglienza dell’Emilia-Romagna per le persone lgbti*+ vittime di omotransfobia a Reggio Emilia.
Il 40,3% delle persone Lgbti, inoltre, afferma di essere stato discriminato nel corso della vita (il 24% a scuola o università, il 29,5% nel corso di una ricerca di lavoro, il 22,1% sul lavoro). Infine, il 23,3% della popolazione omosessuale/bisessuale ha subito minacce e/o aggressioni fisiche a fronte del 13,5% degli eterosessuali.
Si è assistito a una vera e propria escalation dei crimini d’odio legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere, azioni di violenza inaudita, spesso commessi da gruppi nei confronti di singole persone identificate come omosessuali o di coppie omosessuali, anche nel pieno centro di molte città italiane
CON LA LEGGE ZAN POTRANNO ESSERE PUNITI ALLO STESSO MODO I REATI DI DISCRIMINAZIONE FONDATI ORIENTAMENTO SESSUALE, SESSO, GENERE E IDENTITÀ DI GENERE.
L’Italia ha l’occasione concreta di colmare un vuoto giuridico oramai divenuto insopportabile e che espone quotidianamente le vittime dell’odio di genere, orientamento sessuale e identità di genere di tutto il Paese ad un’assenza di tutele specifiche.