FEDERICO AMICO IN ACER: “IL PD SA RICICLARE MEGLIO DI IREN”

FEDERICO AMICO IN ACER: “IL PD SA RICICLARE MEGLIO DI IREN”

Acer dovrebbe essere un ente strategico per dare risposte a chi una casa non ce l’ha. E invece si continua a usarlo per sistemare figure politiche rimaste senza incarico.

Mentre Reggio Emilia affronta un’emergenza abitativa crescente, la politica cittadina risponde con la solita logica delle porte girevoli: a capo di ACER arriva Federico Amico, ex consigliere regionale del Partito Democratico (area Schlein e sodale del Vicesindaco De Franco), trombato alle ultime elezioni, oggi senza incarichi. Un profilo senza alcuna competenza specifica sulla gestione dell’edilizia pubblica, ma evidentemente con le giuste conoscenze politiche.

A Coalizione Civica questo metodo non va giù. Sarebbe stato possibile — e doveroso — avviare una manifestazione pubblica di interesse, selezionando la presidenza e il CDA tra persone competenti e con esperienza nel settore della casa. Noi avremmo scelto così. Il PD no.

Coalizione Civica: “Questo sistema basato sul clientelismo e nepotismo va abbattuto”

Dopo vent’anni di presidenza Corradi (nominato sempre dalla politica e rimasto ben oltre l’età pensionabile), il cerchio si chiude. Il figlio, Davide Corradi, è oggi assessore all’urbanistica a Bagnolo. Il padre esce, un altro fedelissimo entra. Come vicepresidente è stata nominata Camilla Verona, ex sindaca di Guastalla, anche lei in area PD. Una figura nota, ma ancora una volta frutto di un sistema di spartizione, non di trasparenza.

Infine, nel CDA fa il suo ingresso Federica Zambelli, passaggio emblematico: da militante dei centri sociali e protagonista di occupazioni abitative a componente dell’ente che dovrebbe gestire legalità e regolarità degli alloggi popolari. Un salto che fa riflettere: il sostegno elettorale degli spazi sociali alla giunta Massari trova così la sua contropartita.

Acer dovrebbe essere un ente strategico per dare risposte a chi una casa non ce l’ha. E invece si continua a usarlo per sistemare figure politiche rimaste senza incarico.

Coalizione Civica propone una strada diversa:
-nomine basate su meriti, curriculum e competenze;
-selezioni pubbliche per garantire trasparenza e partecipazione;
-un’idea di politica che mette al centro il bene comune, non la carriera dei fedelissimi.

A Reggio Emilia, a quanto pare, non c’è lavoro più sicuro che fare politica nel PD. Noi non ci stiamo.

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