Reggio, Irpef al massimo e pioggia di consulenze. Coalizione Civica: «Questa non è buona amministrazione»
«Si può definire “buona amministrazione” quella che sceglie la strada più facile: alzare le tasse al massimo?»
Coalizione Civica lancia l’allarme sulla manovra di bilancio della Giunta Massari, denunciando una gestione che scarica il peso della spesa pubblica direttamente sulle tasche di chi lavora.
La stangata: l’Irpef tocca il tetto massimo
Sebbene i documenti ufficiali siano ancora in fase di analisi, la direzione sembra tracciata: l’addizionale comunale IRPEF è pronta a schizzare allo 0,80%, il massimo consentito dalla legge. Per una famiglia con un reddito medio-basso (tra i 26.000 e i 55.000 euro), questo si traduce in un prelievo extra di circa 60 euro all’anno.
«È la scorciatoia di chi non vuole o non sa riformare la spesa», dichiara Dario De Lucia. «E non dimentichiamo che questo aumento arriva dopo i rincari della TARI e delle rette di nidi e mense già varati nel 2025. È una pressione fiscale continua che sta diventando insostenibile».
Il paradosso: 370mila euro in consulenze
Mentre si chiedono sacrifici ai reggiani, Coalizione Civica mette sotto la lente le spese per incarichi esterni. In soli 18 mesi, la Giunta avrebbe autorizzato consulenze per un totale di 370.000 euro.
Il consigliere Fabrizio Aguzzoli punta il dito su casi specifici: «Solo quest’anno sono stati stanziati quasi 50.000 euro per la comunicazione di progetti dell’assessorato di Stefania Bondavalli a Stefano Salsi, professionista storicamente vicino al PD. Chiediamo: sono davvero spese indispensabili? Prima di aumentare le tasse, l’amministrazione dovrebbe avere il pudore di tagliare questi costi».
