Reggio Emilia, l’inferno del traffico: 47 ore all’anno in coda. Coalizione Civica: «Siamo peggio di Napoli, serve coraggio»
Un dato clamoroso che colloca la nostra città in una situazione di congestione peggiore di quella di Napoli.
Non è solo una sensazione di chi guida: a Reggio Emilia il traffico è un’emergenza certificata dai numeri. Secondo il prestigioso INRIX Global Traffic Scorecard 2025, ogni automobilista reggiano perde mediamente 47 ore all’anno imbottigliato nei rallentamenti. Un dato clamoroso che colloca la nostra città in una situazione di congestione peggiore di quella di Napoli.
Una settimana di vita persa nel traffico
Mentre le grandi metropoli come Roma e Milano combattono con i loro volumi storici, Reggio Emilia emerge per un’inefficienza strutturale che costa a ogni cittadino l’equivalente di una settimana lavorativa all’anno.
«Questi dati dimostrano che il traffico non è un’invenzione di chi protesta, ma un problema che logora il tempo e la qualità della vita delle persone», attacca Dario De Lucia, consigliere di Coalizione Civica. «L’unica risposta dell’amministrazione sembra essere quella di dire ai cittadini di pedalare, anche quando la bici non è un’opzione praticabile. Serve invece pragmatismo».
La proposta: meno rotonde, più svincoli (e zero consumo di suolo)
Coalizione Civica non si limita alla critica, ma rilancia una proposta tecnica dettagliata, elaborata insieme a un team di ingegneri, fisici e urbanisti. L’idea è quella di intervenire sull’asse tangenziale Nord-Sud, sostituendo le attuali rotonde – che creano l’effetto “collo di bottiglia” – con svincoli a livelli sfalsati.
Questa soluzione permetterebbe di mantenere una velocità costante, eliminando le code e, di conseguenza, riducendo drasticamente le emissioni di CO2 causate dai continui stop-and-go.
Il nodo economico: «Risparmieremmo oltre 100 milioni»
Il confronto tra i costi delle “Grandi Opere” e l’intervento di ottimizzazione proposto da Coalizione Civica è netto:
- Il progetto di Coalizione Civica: circa 72 milioni di euro per sistemare l’intero asse Nord-Sud.
- Il prolungamento della tangenziale Nord: circa 190 milioni di euro per soli 6 km di strada.
«Siamo davanti a una soluzione più economica, più veloce e a zero consumo di suolo», sottolinea il capogruppo Fabrizio Aguzzoli. «Eppure la Giunta si rifiuta persino di aprire un tavolo tecnico. Non è stata chiesta una simulazione, né un’analisi di fattibilità: c’è una chiusura ideologica che danneggia migliaia di reggiani che ogni giorno restano intrappolati in tangenziale».
Oltre l’ideologia: per una mobilità davvero integrata
Il movimento civico ribadisce che la mobilità sostenibile resta una priorità, ma non può essere l’unico strumento: «Bici e bus sono fondamentali, ma non possono coprire tutte le esigenze, specialmente per chi si sposta per oltre 10 km o ha tempi stretti», conclude Aguzzoli. «Progettare il traffico significa far convivere auto e mezzi alternativi, non sperare che il problema scompaia da solo mentre la città resta ferma in coda».

