
Coalizione Civica: “Basta Simboli, Vogliamo Atti Concreti. Sospendete i Rapporti FCR con TEVA.”
Depositata la Mozione per il boicottaggio etico dell’azienda israeliana in Consiglio Comunale
Coalizione Civica accoglie positivamente il gesto simbolico della consegna del Primo Tricolore alla relatrice ONU Francesca Albanese, ma avverte: i simboli non bastano. È ora di trasformare la solidarietà in atti amministrativi concreti.
In piena coerenza con lo Statuto comunale che ripudia la guerra e promuove la pace, chiediamo al Consiglio di Reggio Emilia di approvare una mozione che detta una linea di azione chiara e misurabile.
Le Richieste Istituzionali: Quattro Punti Chiave
La mozione depositata da Coalizione Civica impegna l’Amministrazione a:
- Sospensione Immediata dei Rapporti FCR-TEVA: Disporre l’immediata sospensione, da parte di Farmacie Comunali Riunite (FCR), di ogni rapporto di fornitura, distribuzione e vendita di prodotti della multinazionale TEVA e delle sue controllate. La sospensione deve durare fino al cessate il fuoco definitivo e alla fine delle operazioni militari contro la popolazione civile di Gaza.
- Continuità Terapeutica Garantita: Individuare con urgenza fornitori alternativi che assicurino la continuità terapeutica per i cittadini senza oneri aggiuntivi.
- Fronte Istituzionale di Boicottaggio Etico: Trasmettere la mozione alla Regione Emilia-Romagna, all’ANCI e al Governo italiano, con l’obiettivo di promuovere un fronte istituzionale per azioni di boicottaggio etico verso le aziende collegate a pratiche che alimentano le violazioni dei diritti umani.
- Sensibilizzazione Pubblica: Promuovere, in collaborazione con le associazioni locali, iniziative pubbliche di informazione e sensibilizzazione sulla gravissima crisi umanitaria in corso a Gaza.
Reggio Emilia non può voltare le spalle
Reggio Emilia vanta una storia di impegno per la pace, come già dimostrato con l’azione contro l’Apartheid in Sud Africa. È il momento di confermare tale tradizione con scelte responsabili ed etiche.
“La città non può limitarsi a sterili dichiarazioni quando in gioco ci sono i diritti umani,” sottolinea Coalizione Civica.
Ribadiamo con forza: nella Striscia di Gaza si sta verificando un genocidio. Definirlo semplicemente “guerra” è ignorare la realtà di civili inermi, affamati e sistematicamente privati di protezione e aiuti. Se è vero che gli atti terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023 vanno condannati senza attenuanti — e lo facciamo — questi crimini non possono e non devono in alcun modo giustificare lo sterminio e la distruzione su scala così vasta ai danni di civili innocenti.